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Nuova evangelizzazione

7 Febbraio 2013 , Scritto da Dimorare in Dio Con tag #Nuova evangelizzazione

Segnalo ai lettori del blog un articolo di Enzo Biemmi dal titolo “La nuova evangelizzazione”, tratto dalla rivista Credere oggi (n. 191, set/ott 2012, ©Edizioni Messaggero Padova). Il link per poter leggere l’articolo è il seguente: http://www.credereoggi.it/upload/2012/articolo191_7.asp
Riporto qui uno stralcio (tralascio le note):

«La domanda circa il trasmettere la fede… non deve indirizzare le risposte nel senso della ricerca di strategie comunicative efficaci e neppure incentrarsi analiticamente sui destinatari, per esempio i giovani, ma deve essere declinata come domanda che riguarda il soggetto incaricato di questa operazione spirituale. Deve divenire una domanda della chiesa su di sé. Questo consente di impostare il problema in maniera non estrinseca, ma corretta, poiché pone in causa la chiesa tutta nel suo essere e nel suo vivere. E forse così si può anche cogliere il fatto che il problema dell’infecondità dell’evangelizzazione oggi, della catechesi dei tempi moderni, è un problema ecclesiologico, che riguarda la capacità o meno della chiesa di configurarsi come reale comunità, come vera fraternità, come corpo e non come macchina o azienda[8].

Questa prospettiva è trasversale sia nei Lineamenta sia nell’Intrumentum laboris. Se le parole della chiesa non passano nell’attuale contesto, sembrano dire i due strumenti preparatori al sinodo, non è primariamente perché le persone non capiscono o sono chiuse, né perché i metodi di evangelizzazione sono superati, ma perché le parole del vangelo non parlano più alla chiesa stessa. La crisi della comunicazione della fede rinvia la chiesa a un rinnovato ascolto. L’affermazione più forte in questo senso è che il problema dell’evangelizzazione non è un problema catechistico, ma ecclesiologico[9]. La comunità cristiana non parla di vangelo nel suo modo di essere.
Questa impostazione spirituale della questione risente certamente della sensibilità sia di Giovanni Paolo II (si veda la citazione della Christifideles laici sul tessuto cristiano da rifare nelle nostre comunità), sia di Benedetto XVI, il quale utilizza il termine «tattica» per evitare ogni fraintendimento

Non si tratta qui di trovare una nuova tattica per rilanciare la chiesa. Si tratta piuttosto di deporre tutto ciò che è soltanto tattica e di cercare la piena sincerità… portando la fede alla sua piena identità, togliendo da essa ciò che solo apparentemente è fede, ma in verità è convenzione e abitudine[10].

In questa prospettiva la crisi dell’evangelizzazione e il termine «nuova» possono costituire un’importante occasione di verifica della fede della chiesa stessa. La nuova evangelizzazione postula un rinnovamento della chiesa.»

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