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Lourdes

11 Febbraio 2012 , Scritto da Citocromo Con tag #Varie

“Domandai per tre volte chi fosse – racconta Bernadette – ma le risposte furono altrettanti sorrisi. Mi azzardai a riproporle la domanda e questa volta Ella levò lo sguardo verso il cielo, congiungendo in segno di preghiera le mani che erano tese ed aperte verso terra, e mi disse: Io sono l’Immacolata Concezione. Queste sono le ultime parole che mi ha rivolto. I suoi occhi erano blu”.
Esiste forse un momento più grande di questo nelle innumerevoli apparizioni mariane della storia? Io credo di no. Te beata, piccola Bernadette, che hai potuto contemplare l’umile grandezza di Maria, mentre si inabissava nel suo nulla, dal quale l’amore del Creatore l’aveva tratta, per farne il Tempio della sua gloria. Te beata, che hai visto gli occhi blu di Maria levati al cielo, gli occhi della sottomissione, gli occhi della gratitudine, gli occhi della lode, gli occhi dell’adorazione. Te beata, che hai contemplato la grandezza della creatura quando accetta con gioia la dipendenza dal suo Creatore. Te beata, che hai guardato l’essere umano nello splendore immacolato della prima creazione. Te beata che hai ammirato in Maria, perfetta redenta, la gloria della nostra redenzione. Te beata, che hai potuto scorgere nel destino di beatitudine della Madre quello che attende i suoi figli. Te beata, perché hai osato e hai creduto e attraverso di te è scesa sul mondo una luce che non si spegnerà più!

(da Padre Livio Fanzaga, Sui passi di Bernadette, Edizioni SugarCo, 2002, pp. 79-80)

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